1, 2, 100 capi: la soluzione è il calendario editoriale
La forza di volontà di un web content editor, da sola, non basta: una tabella ben fatta ci salverà
La forza di volontà di un web content editor, da sola, non basta: una tabella ben fatta ci salverà
Gran parte del lavoro di un web writer è raccontare storie finalizzate ad aumentare la reputazione di un brand, utilizzando gli atavici – ma allo stesso tempo modernissimi – principi dello storytelling.
Oggi la rete può decidere la fortuna di un business, e per questo motivo una collaborazione con un web writer può giovare moltissimo ad un’azienda: vi spiego il perché
Un vecchio ma sempre valido motto dell’era digitale ci ricorda che «se non sei sul web, non esisti». Seguendo questo mantra, tutte le aziende negli ultimi anni sono corse a creare il proprio sito web aziendale, credendo talvolta però di aver concluso il proprio lavoro con la semplice messa online del proprio portale: niente di più sbagliato.
È una questione molto nota ed estremamente dibattuta: qual è la lunghezza perfetta per un post? Quante battute, quante parole deve avere un articolo per posizionarsi bene su Google? Quanti paragrafi si possono scrivere prima di perdere l’attenzione di un lettore?
Il problema di molti web writer e copywriter frustrati dal proprio lavoro è quello di essere profondamente convinti di scrivere per una macchina: per avere successo, i loro articoli devono essere promossi da Google, e quindi uscire vincenti dai complicatissimi algoritmi di Mountain View attraverso le tecniche sopraffini del SEO copywriting.