La forza di volontà di un web content editor, da sola, non basta: una tabella ben fatta ci salverà
Indipendente un corno
Chi lavora come dipendente ha un solo vero capo. Chi invece fa il freelance ha cinque, dieci, venti, trenta piccoli capi, tanti quanti sono i suoi clienti. Presi singolarmente sono gestibilissimi, certo. Tutti insieme, invece, formano il più temibile dei dirigenti. Per non imbattersi nelle loro furie, ad un webwriter freelance non resta che sostituirli graficamente con uno schema dall’aspetto pacifico che sappia racchiudere tutte le loro richieste, dalle più semplici alle più balzane. Questo strumento magico è il calendario editoriale, o meglio, il calendario dei calendari editoriali.
Cos’è il calendario editoriale per un blogger?
Per un blogger, il calendario editoriale è quella fantastica soluzione che elimina d’un colpo il senso di colpa tipico di chi non aggiorna la propria pagina da molti giorni. E come riesce a fare questo trucchetto? Semplice: questo documento auto-inflitto ricorda al blogger cosa deve pubblicare e quando deve farlo. Non ammette scuse, né ritardi. Nessun cane può aver mangiato i nostri post, e il nostro calendario non crederà a nessuna truffaldina morte di qualche fantomatica nonna.
Il suo funzionamento è abbastanza semplice: ogni mese, oppure ogni trimestre, si pianifica anticipatamente tutto quello che si pubblicherà, e quando lo si farà. Il compito principale del calendario editoriale è dunque quello di mantenere costante il ritmo delle pubblicazioni, anche quando sarà venuto meno l’entusiasmo iniziale caratteristico di ogni blogger. Su tale documento digitale (va benissimo un file in Excel, per intenderci) vanno indicati titolo, categoria, argomento, keyword, data di realizzazione, data di pubblicazione ed eventuali note per i più smemorati. Questo, in sintesi, è il calendario editoriale di base per un blogger.
Quando il gioco si fa duro, i duri aprono Google Calendar
Ma cosa succede quando le pagine che devi seguire non sono una, non due, ma molte di più? Inevitabilmente, i calendari editoriali andranno a moltiplicarsi in un cespuglio inestricabile: la soluzione è quella di creare un sistema a scatole cinesi in grado di raccogliere le scadenze di ogni nostro lavoro, allacciandosi allo stesso tempo ai singoli scadenzari. In questi casi, solitamente, Excel non basta più: lo strumento perfetto è invece Google Calendar, in cui ogni progetto può essere modificato singolarmente e, allo stesso tempo, integrato con il quadro più generale.
Sono convinto che, un giorno, i webwriter freelance di tutto il mondo innalzeranno un monumento a Google Calendar.
1 Comment
questo potrebbe funzionare anche per me! magari smetto di procrastinare all’infinito i post
che vorrei scrivere! 🙂