Scrivere email di benvenuto mi piace un sacco. Non voglio dire che creare blog post, schede prodotto per e-commerce, payoff, testi per landing page e altri copy non possa essere divertente. Non sia mai (anche se diciamolo, certe volte i temi non sono dei più allegri). La creazione di welcome email, però, riesce sempre a rallegrare in modo particolare la mia giornata, un po’ come facevano i Pan di stelle da bambino. Sarà perché con una manciata di parole si può delineare un rapporto che si preannuncia come duraturo, sarà perché il benvenuto si dà sempre con il sorriso, sarà perché queste DEM portano con sé il fascino antico delle epistole amichevoli… sta di fatto che, quando nella mia to do list quotidiana c’è la creazione di una serie di email di benvenuto per qualche azienda cliente, lavorare non stanca.
Ma come si scrive una email di benvenuto capace di farsi leggere e di raggiungere il suo obiettivo?
Cos’è una email di benvenuto?
Non serve certo essere dei rodati copywriter per capire che le email di benvenuto mirano a dare il benvenuto a un nuovo utente. Le occasioni sono le più svariate, ma si possono riassumere in due grandi famiglie: la registrazione di un nuovo utente sul tuo portale oppure l‘iscrizione al tuo servizio di newsletter.
Dimenticarsi di creare una email di benvenuto è una disattenzione che può costare caro a chiunque, dal blogger al gestore di un e-commerce. Pensaci un po’: come ti sentiresti se, entrando in un negozio, i commessi ti fissassero da lontano, senza nemmeno accennare un saluto? E ancora, quale sarebbe la tua reazione se, entrando per la prima volta nella casa di un tuo conoscente, nessuno ti rivolgesse la parola, lasciandoti come un baccalà nel bel mezzo dell’ingresso? Non ti sentiresti a tuo agio, non ti sentiresti il benvenuto. L’impeto di scappare via sarebbe dunque automatico. Vuoi che succeda questo anche ai tuoi utenti?
Il benvenuto è una fase essenziale della comunicazione umana, dalla cena al ristorante alla visita medica, dall’aperitivo tra amici al viaggio in aereo. Partendo dal presupposto per il quale tutti i tuoi utenti sono persone e quindi umani, lasciarli privi di una welcome email al momento della loro iscrizione non può che essere interpretato come un segno di disattenzione e di maleducazione. E tutto questo mentre uno dei desideri più diffusi e più forti dell’essere umano è proprio quello di essere al centro dei pensieri altrui!
Ecco, dunque, cos’è un’email di benvenuto: è un messaggio che, salutando un nuovo utente, lo coccola un po’, lo fa sentire qualcuno, lo accoglie all’interno di una community. E questo – in tutti i sensi – è solo l’inizio!
Perché dovresti creare una o più welcome email?
Non devi predisporre delle email di benvenuto perché te lo dico io, e nemmeno perché la tua nonnina, tanto tempo fa, ti ha detto che le persone beneducate salutano sempre. No, lo devi fare perché le welcome email sono efficaci. Un po’ di numeri? Quelli di Hive ci dicono che queste email raggiungono il 91% del tasso di apertura, che è un dato davvero strabiliante, con un CTR del 26,9%.
Tre utenti su quattro, dopo essersi iscritti a un nuovo servizio o a un nuovo sito, si aspettano di ricevere una welcome email. Non è tutto qui: stando alle cifre di Returnpath, chi legge il tuo messaggio di benvenuto aprirà più del 40% delle email che invierai nei successivi 6 mesi.
Insomma, la tua email di benvenuto è di fatto il Superman delle tue DEM. Perché dovresti sprecare questa opportunità, non creandone una – o creandone una pessima?
Non essere maleducato: studia i consigli del copywriter e crea una welcome email con i fiocchi per i tuoi nuovi clienti!
Come creare una welcome email efficace: 10 tips
1- Scrivi una email di benvenuto
Sì, può sembrare strano che, al primo posto tra i tips su come creare una welcome email, ci sia il consiglio ‘scrivi una email di benvenuto’. In realtà non è così stravagante: molte aziende, anziché creare un messaggio in grado di esprimere la propria benevolenza nei confronti del nuovo utente, si limitano a mandare una email di conferma della registrazione avvenuta. E questo è davvero uno spreco enorme: perché mandare una email con un carico informativo ed emozionale così misero?
Le prime parole del tuo testo, dunque, devono dare effettivamente il benvenuto al tuo utente, facendolo sentire benaccetto e al posto giusto.
2- Nomina il tuo utente
Con l’iscrizione al tuo portale o al tuo servizio, il tuo utente entra a far parte della tua community. Ma non per questo vuole essere visto come un anonimo ‘numero’ in mezzo agli altri. No, come anticipato, lui vuole essere qualcuno: se puoi, dunque, utilizza il campo ‘nome’, e inserisci il nome proprio del tuo nuovo utente.
3- Il tono di voce giusto
Il concierge di un hotel a 5 stelle superior usa un certo tipo di tone of voice per dare il benvenuto ai propri ospiti, mentre l’amico che ti accoglie in casa sua per una cena tra vecchi compagni di classe sfodera uno stile del tutto differente. Anche la tua welcome email deve essere coerente con il tuo ruolo e con il tuo tone of voice, così come espresso nel tuo sito web, nel tuo blog aziendale, sui tuoi canali social, sulle tue brochure e via dicendo.
4- Entusiasta, ma non eccessivamente
Chi scrive delle email di benvenuto senza padroneggiare appieno le tecniche del copywriting finisce spesso per mostrare un esagerato entusiasmo nell’accogliere l’utente. Delle parole troppo calorose, l’uso spregiudicato di superlativi assoluti e altre forzature possono finire per mettere a disagio il lettore, che così difficilmente aprirà i messaggi successivi della tua campagna di email marketing.
5- La scelta dell’oggetto
Quando si parla di email marketing bisogna sempre e comunque porre una particolare attenzione all’oggetto della email. Deve essere informativo, per anticipare il contenuto del messaggio, ma deve anche essere intrigante, per convincere il destinatario ad aprire quella email e a leggerla fino in fondo. Nella creazione dell’oggetto delle tue email di benvenuto, dunque, ti consiglio di osare e di essere creativo. Per trovare la soluzione migliore potresti effettuare dei test, monitorando attentamente il tasso di apertura delle singole soluzioni.
6- Presentati, e sottolinea i tuoi punti di forza
Sì, se l’utente si è iscritto al tuo portale o al tuo servizio, ti conosce già. Ma il tuo utente, in quanto umano, ha bisogno di continue conferme: ricordagli perché ha scelto te e non i tuoi concorrenti!
7- I benefici per l’utente
Cosa ha guadagnato quella persona nell’iscriversi al tuo servizio? Nella tua email di benvenuto dovresti ritagliare un piccolo spazio per sottolineare i vantaggi che spettano al tuo utente ora che si è iscritto. Ci sono sconti all’orizzonte? Promozioni esclusive? News in anteprima? Tecniche per esperti?
8 – La call to action giusta
La newsletter è anche l’occasione perfetta per far tornare il tuo nuovo utente sul tuo portale. Forse leggerà il tuo messaggio pochi minuti dopo l’iscrizione, o forse lo aprirà il mattino successivo. In ogni caso, se ci sarà una call to action intrigante e su misura, riuscirai a riportare l’utente sul tuo portale, con il minimo sforzo. Proponigli di visitare e di completare il suo (nuovo) profilo, di iniziare a esplorare la sezione del tuo sito web dedicata alla community, di approfittare di uno sconto esclusivo, di chattare con te, insomma, di fare una mossa in più in direzione della tua azienda!
9- Il tuo tocco personale
Nulla della tua email di benvenuto deve essere semplicemente – e tristemente – standard. Le CTA, il saluto iniziale, il copy vero e proprio, la lista dei contatti nel footer, la grafica, le immagini, tutto deve essere unico e ‘tuo’, in modo da creare un’esperienza originale e distintiva per i tuoi nuovi utenti.
10- Non troppo lungo
Non stai scrivendo un blog post, né il testo per la tua brochure aziendale. Stai ‘solamente’ dando il benvenuto al tuo nuovo utente! Non dilungarti in modo eccessivo, tutte le parole che scrivi dovrebbero riuscire a entrare in un breve discorso pronunciato dalla porta di entrata di una casa fino al buffet dell’aperitivo e dei salatini, posizionato in salotto. Fidati: è possibile salutare il tuo nuovo utente, farlo sentire il benvenuto, coccolarlo un po’, informarlo, rassicurarlo e intrigarlo in un pugno di righe!